Luca Valerio Camerano
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Luca Valerio Camerano: A2a, parte il piano green

Luca Valerio Camerano guida la partenza del piano green di A2a: a Lamarmora solare al posto del carbone

Non c’è solo il recupero di materia. Il piano industriale di A2A prevede investimenti sul Termovalorizzatore e sulla centrale di Lamarmora. «Una poli-dea green che vede Brescia protagonista», spiega l’Ad del gruppo Valerio Camerano. Sull’impianto di via Malta saranno investiti 60 milioni di euro per il trattamento dei fumi, operazione che avrà un doppio effetto: dimezzerà le emissioni di ossidi di azoto, già oggi ben al di sotto dei limiti di legge, e consentirà di recuperare energia termica per il teleriscaldamento. «Contiamo di ottenere i permessi nell’arco di sei mesi e avviare i lavori a inizio 2019» spiega Camerano. I cantieri dureranno 18-24 mesi. A quel punto verrà recuperata sufficiente energia (45 Mw termici) per eliminare anche l’ultima caldaia policombustibile di Lamarmora, dove viene ancora usato il carbone. Negli ultimi due anni, a Lamarmora, sono già stati investiti 50 milioni per eliminare due vecchi gruppi di generazione e installare tre nuove caldaie a gas. Ora toccherà anche al terzo gruppo. L’obiettivo è eliminare completamente il carbone entro il 2022 e, al suo posto, installare un impianto solare termico. Così la centrale diventerà totalmente green (gas e sole). Ecco perché il sindaco Emilio Del Bono ironizza sulle richieste di Paola Vilardi, che chiede una riconversione di Lamarmora: «Chiede una cosa che è già da tempo nel piano industriale di A2A, secondo i nostri indirizzi».

A Lamarmora e alla Centrale Nord saranno poi realizzati due accumulatori di calore, in grado di conservare l’acqua calda riscaldata di notte (dal TU e dalle acciaierie) così da rilasciarla quando serve, la mattina. Dopo l’Ori Martin, anche il calore dell’Alfa Acciai potrebbe presto non essere disperso ma servire per alimentare la rete del teleriscaldamento. «Abbiamo individuato la soluzione, oggi non ci sono più ostacoli tecnici» spiega Luca Valerio Camerano.

Tutte misure concrete, spiega il sindaco Del Bono, che «ci dicono come si possa andare verso una diversificazione delle fonti di calore del teleriscaldamento, senza demagogia o scelte frettolose, così da riequilibrare i conferimenti al termovalorizzatore». Fino alla chiusura della terza linea.

FONTE: Giornale di Brescia

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