- Sviluppo Sostenibile

Rottami e riciclabilità: l’acciaio “green” di Gruppo Riva

Secondo gli ultimi dati diffusi da Federacciai, l’Italia è al primo posto nella classifica dei Paesi europei per il riciclo dell’acciaio, con una media di circa 20 milioni di tonnellate all’anno. Un primato che va di pari passo con quello della produzione di acciaio a forno elettrico, che trasforma i rottami in materia prima da riutilizzare: l’acciaio è infatti uno dei materiali più riciclati al mondo e, soprattutto, non perde nessuna delle sue proprietà durante il processo. Una delle aziende italiane più performanti in tal senso è Gruppo Riva, che realizza i suoi prodotti in acciaio utilizzando esclusivamente forni elettrici, alimentandoli con rottami riciclati definiti end of waste conformi al Regolamento Europeo 333/2011. Tra l’altro, la nascita della multinazionale è strettamente collegata ai rottami ferrosi: i fratelli Riva, prima di fondare il Gruppo, possedevano infatti un’attività dedicata proprio al loro commercio. Una storia che è iniziata negli anni ’50 e continua ancora oggi grazie ad una filosofia produttiva che si ispira al concetto di sviluppo sostenibile. Filosofia che non potrebbe essere applicata senza la possibilità di riutilizzare l’acciaio all’infinito: un materiale praticamente infinito, o meglio ancora “permanente”. Nulla viene sprecato: il 100% dell’acciaio viene riciclato (il 99% viene infatti recuperato completamente, non presentando alcun degrado nelle proprietà meccaniche, mentre il rimanente 1% viene riutilizzato nell’ambito dell’economia circolare). Guardando il caso di Gruppo Riva e in generale il moderno comparto della siderurgia, è possibile quindi parlare a pieno titolo di economia circolare: dall’acciaio al prodotto e viceversa, con una riduzione delle emissioni inquinanti e di energia impiegata.

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