Come evidenziato dal Rapporto 2021 di Circular Economy Network, con il contributo dell’economia circolare è possibile ridurre il consumo di materiali e tagliare le emissioni di gas serra in maniera significativa. In tale contesto di sostenibilità, l’Italia è inserita in una posizione primaria grazie a strategie virtuose in materia di riciclo dei rifiuti, produzione e tasso di utilizzo circolare dei materiali. Un ruolo di primo piano che, sottolinea lo stesso Rapporto, è necessario conservare e soprattutto sviluppare ancor più, con il fine di progredire nel percorso di circolarità e sostenibilità. La posta in palio è globale e prevede sforzi comuni che comprendano istituzioni, impresa e società civile.
Per quanto concerne il mondo industriale, è già in corso da anni un’accelerazione per agevolare processi che mettano al centro le necessità di tipo sostenibile. Tale fronte vede in prima linea uno dei colossi che operano a livello internazionale nel comparto dell’acciaio: Gruppo Riva, storica azienda leader in Italia e tra i principali operatori europei del settore. Nei decenni il Gruppo ha intrapreso attività fortemente incentrate sul fattore dell’innovazione e dedicando, allo stesso tempo, una particolare attenzione alla produzione sostenibile. In tal senso è importante sottolineare come, in quanto materiale totalmente riciclabile, l’acciaio possa essere incluso a pieno titolo nei processi produttivi ispirati all’economia circolare. Ma non solo: gli stessi rottami ferrosi, classificati come “end of waste” secondo il Regolamento Europeo 333/2011, sono impiegati da Gruppo Riva per alimentare i forni elettrici, rendendo così ancora più sostenibile la produzione siderurgica.
I medesimi principi di sviluppo sostenibile costituiscono il cuore del documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente. Nato per attuare la Strategia Nazionale per lo sviluppo sostenibile, il documento delinea gli obiettivi principali per un cambio di paradigma all’interno del sistema produttivo. L’economia circolare, infatti, definita come una “risposta economica, sociale e culturale allo spreco di risorse in via di esaurimento”, si propone come motore del cambiamento insieme a un approccio sostenibile che “diventa chiave di competitività sui mercati”. Questo grazie a nuovi modelli di business legati, ad esempio, alla fornitura di risorse provenienti da fonti rinnovabili e alla realizzazione di prodotti che rispettino i principi dell’ecodesign. Il documento prevede inoltre una grande attenzione verso i consumatori, protagonisti di adeguate iniziative di educazione e comunicazione sul tema. Tali obiettivi sostenibili sono condivisi da Gruppo Riva anche tramite un’attiva partecipazione al disegno proposto in materia di economia circolare: già impegnato nella produzione di acciaio “green”, il Gruppo intende infatti incrementare i propri sforzi per favorire il raggiungimento dei target necessari a livello europeo e globale per la transizione ecologica.