Un’infrastruttura avanzata di ricarica per incentivare la mobilità sostenibile nel Paese: un sistema che porterà benefici tangibili ai cittadini in ambito economico, industriale e ambientale. Così lo scorso 9 novembre presso l’Autodromo di Vallelunga l’AD di Enel Francesco Starace ha introdotto il Piano nazionale per l’installazione delle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici: 7mila colonnine da implementare entro il 2020 e un totale di 14mila nel 2022, segnando “un importante passo avanti per il Paese dal punto di vista tecnologico“.
Nel sottolineare come il mondo energetico stia vivendo una profonda fase di cambiamento, l’AD si è focalizzato sulle opportunità che genererà lo sviluppo tecnologico, migliorando la vita quotidiana delle persone. In questa prospettiva va considerato anche l’apporto della e-mobility, indispensabile nella lotta al cambiamento climatico che “va fermato perché rappresenta una minaccia globale“. Puntare esclusivamente sulle rinnovabili non sarà sufficiente, anche se “hanno dimostrato sul campo che sono competitive rispetto agli impianti fossili esistenti“.
Francesco Starace ha aggiunto che il boom delle e-car sarà inevitabile. Avverrà in Europa e in Italia dove i costi dell’energia elettrica saranno sempre più bassi e soppianteranno le altre fonti energetiche, soprattutto fossili: “La mobilità elettrica succederà per ragioni economiche, per le spinte delle policy e di regolamentazione dei Paesi – ha specificato l’AD – Tutti questi segnali spingono in direzione della mobilità elettrica, che oltre a migliorare l’efficienza energetica, favorirà la decarbonizzazione e l’elettrificazione dei trasporti, fondamentale per raggiungere gli obiettivi della Cop21 di Parigi“.
L’impegno di Enel in questo ambito è consistente. Il gruppo investirà nel Piano tra i 100 e i 300 milioni di euro: “Puntiamo a essere leader tecnologico oltre che leader di mercato” ha concluso Francesco Starace, spiegando che nei confronti della mobilità elettrica c’è un atteggiamento simile a quello che c’era verso le fonti rinnovabili dieci anni fa. Ed Enel è pronta a raccogliere questa sfida “proprio perché il rifiuto delle novità non ci appartiene“.