Era il 2007 quando Auro Palomba, all’epoca Direttore Responsabile del periodico bimestrale Fondazione Nord-Est, decise di dedicare il numero di gennaio-febbraio a un tema ancora oggi molto dibattuto a livello internazionale: fonti di approvvigionamento energetico e costi. Già allora nel suo editoriale, il giornalista invitava a riflettere sull’importanza di individuare fonti energetiche alternative al petrolio: “Certamente i costi per noi sono aumentati da una dipendenza quasi totale dal petrolio. Certamente c’è stata poca voglia e pochi incentivi a ricercare le fonti energetiche alternative per diminuire questa dipendenza. Certamente i fornitori di energia hanno conti economici che fanno pensare alla possibilità di una riduzione dei margini a favore dei consumatori, siano essi privati cittadini o aziende“.
Con queste premesse undici anni fa Auro Palomba già sollecitava un repentino cambio di rotta per l’Italia, anche per poter stare al passo con i nostri confinanti: “Un Paese non può permettersi questo divario sfavorevole nei confronti degli altri, perché l’eccessivo costo dell’energia si riflette in tante scelte penalizzanti, dalla spinta a spostare le fabbriche dove i costi sono inferiori fino alla necessità da parte delle famiglie di ridurre i consumi“. Ma il giornalista concludeva l’editoriale lasciando ben sperare per il prossimo futuro: “Ora però è l’Europa a darci la sveglia, e finalmente si intravede la volontà, da parte delle imprese e forse anche dei politici, di aumentare la ricerca e l’utilizzo di fonti rinnovabili, dall’eolico fino alle biomasse“.
Come proseguire? Secondo Auro Palomba promuovendo un’informazione più efficace in materia di energie alternative e l’eliminazione dei vincoli dettati dalla politica: in questo modo l’Italia può presentarsi ai mercati come un Paese “competitivo e moderno”. Oggi, a distanza di undici anni, la consapevolezza dell’opinione pubblica intorno a questo tema è sicuramente aumentata. I principali player del settore hanno infatti intrapreso un percorso verso la continua decarbonizzazione dei sistemi energetici: una transizione sostenuta anche dai più importanti organismi internazionali, particolarmente impegnati nell’arginare i pericoli derivati dai cambiamenti climatici.
Anche la politica prova a guardare in questa direzione, definendo incentivi e agevolazioni a realtà pubbliche e private che orientano le loro strategie sulla sostenibilità energetica. E i costi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono leggermente calati in pochi anni. Ma non bisogna adagiarsi sugli allori: resta ancora molto da fare per realizzare in pieno quanto Auro Palomba auspicava nel suo editoriale del 2007.