Una delle prime conseguenze del cambiamento climatico in atto sarà una maggiore domanda di energia: entro il 2050, la domanda potrebbe aumentare fino al 58% se le temperature si alzeranno di 2 gradi rispetto a oggi. L’impatto maggiore ci sarà in Europa meridionale, Cina, Stati Uniti e aree tropicali. In Italia a farne le spese sarà soprattutto il Sud. Lo indica la ricerca, pubblicata sulla rivista Nature Communications. Coordinata da Bas van Ruijven, dell’International Institute for Applied Systems Analysis di Laxenburg (Austria), la ricerca è stata condotta con la partecipazione di Ian Sue Wing, della Boston University, e dell’Italia, con l’economista ambientale Enrica De Cian, dell’Università Ca ‘Foscari di Venezia e del Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici (Cmcc)
I ricercatori hanno messo a punto l’analisi globale basandosi sulle previsioni dell’aumento della temperatura contenute in 21 modelli climatici, previsioni su reddito delle popolazioni ed economia. “Abbiamo anche studiato i dati storici negli ultimi 30 anni per vedere come le persone rispondono agli ‘shock’ di caldo e freddo, modificando i consumi”