Con il rinnovo del brand, l’Enel di Francesco Starace completa l’adattamento dell’immagine ai cambiamenti in corso all’interno del gruppo e alla rapida evoluzione del settore energetico, di cui la company è alla guida
Sul palco c’erano la Presidente, Patrizia Grieco e l’Amministratore Delegato, Francesco Starace. Alla coppia di vertice il compito di svelare la nuova identità societaria globale del Gruppo Enel, a Madrid, presso la sede della controllata Endesa. Svelati anche i loghi di Enel Green Power e di Endesa, proprio nel quadro della nuova identità societaria di Gruppo. “Con il rinnovo del nostro brand stiamo adattando l’immagine di Enel ai cambiamenti in corso all’interno del gruppo e alla rapida evoluzione del settore energetico, evoluzione di cui siamo alla guida – ha affermato l’AD e Direttore Generale, Francesco Starace -. Il concetto di apertura che sintetizziamo con l’espressione “Open Power” ci posiziona come un gruppo innovativo e sostenibile che lavora per diffondere e espandere il contenuto tecnologico delle sue attività, per garantire la sicurezza energetica e migliorare i nostri servizi a livello globale. “Open Power” – ha sottolineato sempre Francesco Starace – vuol dire anche valorizzare la nostra infrastruttura, condividendo le conoscenze le conoscenze per ampliare gli usi, così come collaborare con i clienti, i partner e gli altri stakeholder, creando così, un ambiente favorevole per tutti, che assicuri e tuteli gli investimenti. “Open Power” – ha concluso – richiede molto più che essere semplici generatori e distributori di energia elettrica, il nostro nuovo brand incarna pienamente la natura innovativa, sostenibile, multidimensionale e aperta del Gruppo Enel”.
La strategia dell’apertura
La strategia “Open Power”, annunciato lo scorso novembre a Londra, in occasione del Capital Markets Day di Enel, si fonda sull’apertura come chiave di volta dell’approccio operativo del Gruppo. Cinque le direttrici strategiche innanzitutto, aprire l’accesso all’energia a più persone, così come il mondo dell’energia a nuove tecnologie e la gestione dell’energia alle persone. E ancora: aprire l’energia a nuovi utilizzi, oltre che aprirsi a più partnership. La nuova strategia di brand, dunque, trasmette un’immagine dell’Enel di Francesco Starace come una moderna utility aperta, flessibile, reattiva e in grando di guidare la transizione energetica. Il Gruppo ha introdotto un nuovo sistema visivo – che comprende i loghi – attraente e colorato che riprende i principi flessibili e dinamici di “Open Power”. La nuova identità visiva e il nuovo logo sono composti da molti colori per riflettere la varietà dello spettro energetico, la natura poliedrica di un Gruppo presente in oltre trenta Paesi e la crescente diversificazione dei servizi offerti dall’azienda nell’ambito del sistema energetico globale. Nell’ambito del rinnovo del brand è stato svelato anche il nuovo sito Enel.com, realizzato dall’agenzia Huge, scelta attraverso una consultazione che pone al centro l’utente e l’utilizzo tramite applicazioni mobili. E nel corso del 2016 verrà finalizzato l’aggiornamento dell’intera presenza online di Gruppo.
Design aperto e sperimentazione
Il nuovo design del brand capitanato da Francesco Starace incorpora, quindi, la filosofia “Open Power”. Ha un design aperto e crea un ambiente che consente la partecipazione e la sperimentazione. È in costante movimento per favorire il cambiamento e l’innovazione. Al centro del nuovo logo c’è un cursore come elemento visivo che racchiude il concetto di “Open Power”. Il cursore è il punto da cui parte l’energia, sempre in movimento vitale, riprende il filamento presente al centro delle lampadine. Lo stesso cursore caratterizza l’immagine e la percezione del nuovo brand, creando un design coerente, dal logo nelle versioni stampa e digitali fino ai prodotti e alle insegne. Un logo moderno e riconoscibile, dove le forme delle lettere vengono create dal movimento dei cursori, e ognuna di queste è formata da un cursore seguito da una scia colorata di energia. Questi unici elementi tipografici sono stati utilizzati anche per tutti i brand del Gruppo – Enel, Enel Green Power e Endesa – creando così, una famiglia di loghi. I colori utilizzati per logo Enel sono otto e ciascuno con una propria gamma di sfumature per raccontare l’energia in movimento.
Nuova esperienza visiva
Il nuovo brand Enel è stato concepito per creare una nuova esperienza visiva a tutti gli stakeholder, a cui si aggiungono elementi audio e tattili. Uno degli elementi fondamentali è stato il processo creativo caratterizzato dalla collaborazione di più cento persone sia all’interno, nei Paesi dove Enel è presente, che di consulenti internazionali. La strategia “Open Power” e la creazione della nuova identità visiva sono il risultato della collaborazione intensa di un anno con i lead creative partner di Wolff Olins. Quest’ultima è stata scelta dopo una gara a cui hanno partecipato importanti firme della consulenza aziendale, tra cui Mckinsey e Boston Consulting Group. Al pitch non sono mancate numerose agenzie di pubblicità, tra cui Saatchi, che firma attualmente le compagne del gruppo. Ma nella fase finale della consultazione sono arrivate sei strutture specializzate nel branding e corporate design: è tra loro che Ryan O’Keefee, da circa un anno head of communications del gruppo, ha compiuto la scelta, caduta su Wolff Olins. “Siamo molto orgogliosi della partnership con Enel in questo progetto – ha affermato Lje Nwokorie, Amministratore Delegato di Wolff Olins”. Con il rebranding, Enel mette in luce la trasformazione in corso sia all’interno dell’azienda che nel settore dell’energia, un mondo in rapida evoluzione. Le innovazioni di Enel nel settore e una maggiore trasparenza del business cambieranno il mercato globale dell’energia e, quindi, il nostro mondo. Il team multidisciplinare di Wolff Olins – sigla che fa parte di Diversified Agency Services, divisione della Holding Omnicom -, guidato dall’Amministratore Delegato, è composto da esperti in strategia e in tecnologie, oltre che da creativi e specialisti di programme management provenienti dalle sedi globali dell’azienda. Il nuovo logo inizierà a comparire già dalla prima campagna del gruppo guidato da Francesco Starace, programmata per l’inizio di aprile, firmata da Saatchi&Saatchi e dedicata al brand Enel Energia. Ancora non è stato deciso se in qualità di testimoniale ci sarà ancora il poliedrico attore e presentatore Alessandro Cattelan. Le attività di pianificazione sono invece sviluppate dalla centrale Mindshare, anch’essa uscita vincente dall’apposita consultazione. E proprio in questo periodo è entrata nella fase finale anche la gara indetta da Enel per la gestione di tutte le attività di below the line: da un iniziale roster di tredici sigle, si è giunti ora a una presenza di cinque o sei agenzie, in lizza per un incarico annuale con la possibilità di rinnovo. Altre due gare imminenti riguardano poi l’ambito di gestione della web tv e l’intranet. Un cenno ulteriore alla valutazione complessiva del budget, riservato quest’anno alla comunicazione che dovrebbe ribadire quanto investito da Enel lo scorso anno, vale a dire circa 15 milioni di euro. Tutto questo mentre la quota del budget riservata al digitale continua a crescere e proprio quest’anno dovrebbe aggirarsi sul 30% della cifra complessiva. Nel processo di rebranding affrontato dalla società di cui è responsabile comunicazione Italia Andrea Falessi, è stato, inoltre, coinvolto un pool di consulenti internazionali. Tutti nomi nuovi nel quadro dei partner di comunicazione dell’azienda, ad esclusione di Saatchi&Saatchi, chiamata come noto, a sviluppare e implementare le linee guida adv per supportare il posizionamento e il lancio del brand. Saffron, invece, ha lavorato sulla progettazione e implementazione del brand attraverso dettagliati manuali operativi. Modulex ha affrontato l’implementazione del brand e della segnaletica negli asset fisici, mentre Lagardere ha curato, in particolare, l’allineamento della politica di sponsorizzazione del nuovo brand. Infine, Sixieme Son è stata impegnata soprattutto sullo sviluppo del brand audio, tra cui audio logo e audio identity.
FONTE: Mediaforum
AUTORE: Vittorio Parazzoli