Senza programmazione delle tariffe, incertezze sulla sostenibilità economica delle energie green.
Secondo Anie Rinnovabili «L’art. 3 comma 2 lettera b del DDL di conversione del Milleproroghe genera ulteriori incertezze sulla sostenibilità economica di investimenti nelle energie rinnovabili, perché introduce la componente tariffaria elettrica in quota potenza sugli oneri generali di sistema. Questo quadro normativo incerto blocca gli investimenti pronti a sostenere lo sviluppo del settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica.
Anie Rinnovabili, l’associazione che all’interno di Anie Federazione di Confindustria raggruppa le imprese costruttrici di componenti e impianti chiavi in mano per la produzione di energia da fotovoltaico, eolico, biomasse e geotermia, mini idroelettrico, sottolinea che «Il Milleproroghe non è stata davvero la strada migliore per programmare la transizione energetica da un’economia a combustibili fossili ad un’economia green, che incontra resistenza perché stravolge il modello di sviluppo del Paese. Né tantomeno si apprezza l’effetto retroattivo del provvedimento e l’assenza di un atto di indirizzo politico all’Autorità per l’energia, cui è assegnato il compito di rimodulare le componenti tariffarie degli oneri generali di sistema».