Paolo Gallo
- Sviluppo Sostenibile

Paolo Gallo: nel piano investimenti di Italgas non solo gas ma anche acqua, biometano e idrogeno

In una recente intervista rilasciata a “L’economia del Corriere Nord Ovest”, Paolo Gallo è intervenuto sui punti chiave del nuovo piano investimenti di Italgas.

Per il futuro della distribuzione dell’energia e del gas la parola d’ordine è una sola: tecnologia. Gli investimenti messi in campo dalla società nata nel 1837 come Compagnia di Illuminazione a Gaz per la Città di Torino saranno destinati soprattutto all’innovazione delle reti. “Il nostro piano 2022-2028 – spiega il CEO di Italgas – prevede 8,6 miliardi di investimenti per trasformare le nostre reti e diventare gestori hi-tech: nei nuovi gas, biometano e idrogeno e anche nella gestione idrica e nell’efficienza energetica. La scommessa ambientale è prima di tutto una scommessa tecnologica”. Investire nella tecnologia consentirà infatti, secondo Paolo Gallo, di contrastare uno dei grandi problemi dell’Italia, vale a dire la cattiva gestione delle risorse. “Il problema del nostro Paese, e non solo, è che abbiamo poche risorse e le gestiamo non sempre al meglio. Basti pensare alle reti di distribuzione: quella elettrica ha dispersioni per circa il 10%, quella idrica oltre il 40% in media”, afferma. Proprio grazie agli investimenti in tecnologia, la situazione del gas è diversa. La rete di distribuzione del gas disperde “solo lo 0,1%. Un traguardo raggiunto grazie al fatto che siamo diventati specialisti e investiamo in tecnologia. Ora stiamo digitalizzando tutta la rete che sarà presto a controllo remoto”. La digitalizzazione della rete è senza dubbio un obiettivo primario. Questo perché permetterebbe di massimizzare l’efficacia della gestione di tutti gli aspetti operativi. Digitalizzando la rete, le modalità di manutenzione passerebbero da tradizionale a predittiva e si avrebbe la possibilità di intervenire da remoto per la risoluzione di problemi. Inoltre, la rete diventerebbe più intelligente e sarebbe quindi capace di accogliere le “tecnologie di reverse flow per poter ospitare i nuovi gas, biometano e idrogeno”. Per tale motivo, Italgas ha deciso di investire 2,7 miliardi solo in questo segmento.

L’idea di rendere la rete smart e flessibile non riguarda solo i gas e l’energia ma si estenderebbe anche alla rete idrica. “Sono convinto – dice Paolo Galloche se riuscissimo a trasferire tutte le nostre tecnologie nel mondo del servizio idrico, gli acquedotti potrebbero ridurre in fretta le perdite. Un problema che questa estate è particolarmente sentito per via della siccità. Perciò siamo disponibili a valutare l’acquisizione di reti idriche o anche partnership industriali”. In merito ai costi, il CEO di Italgas ritiene che un intervento immediato volto a ridurre in modo significativo le perdite d’acqua non avrebbe costi altissimi: “Basterebbe iniziare rendendo intelligenti i punti di prelievo e installando smart meters al posto dei tradizionali contatori”. Insomma, l’elemento di svolta è da trovare nella tecnologia.