Le tecnologie e l’innovazione hanno rivoluzionato anche il mondo della coltivazione, e infatti, l’agricoltura verticale, conosciuta anche come vertical farm, si è già diffusa in molte zone come Asia, Stati Uniti e Canada. Si tratta di un sistema di coltivazione indoor e fuori suolo che si sviluppa in altezza e qui le piante vengono controllate attraverso un software in grado di erogare acqua, luce e sostanze nutritive nelle giuste quantità.
Questi innovativi sistemi di agricoltura offrono ai consumatori prodotti freschi come piante aromatiche, frutta e verdura, a chilometro zero e a basso impatto ambientale. Nelle vertical farm non c’è l’utilizzo della terra, ma di substrati organici, le piante crescono in un ambiente sterile e protetto, privo di parassiti, così da evitare l’uso di pesticidi e sostanze chimiche. L’agricoltura verticale è una coltivazione totalmente indipendente dalle condizioni meteorologiche e questo permette una produzione attiva 365 giorni l’anno.
In primavera verrà inaugurata la prima fattoria verticale a Cavenago, nelle vicinanze di Milano, e sarà la prima vertical farm più grande d’Europa. La nuova struttura è stata ideata da Planet Farms, startup italiana leader in questo settore, fondata da Luca Travaglini e Daniele Benatoff. “Planet Farms nasce a Milano, coniugando la grande tradizione agronoma italiana con l’eccellenza della specializzazione tecnica e informatica, innovando il settore a livello mondiale, senza compromettere le esigenze di qualità e gusto che sono i pilastri della millenaria tradizione alimentare italiana”.
Il progetto ha vinto il premio all’innovazione Smau 2020 e ha coinvolto anche Netafim, leader israeliano dell’irrigazione e Signify per le luci a led. Planet Farms utilizza un sistema automatizzato in grado di erogare acqua sterilizzata e aria filtrata, inoltre i nove mila metri quadrati di superficie saranno in grado di produrre 800 tonnellate di insalata ed erbe aromatiche all’anno, questo vuol dire che la nuova vertical farm produrrà tra le 30 e 50 mila confezioni di prodotto ogni giorno. Secondo i dati, la produttività di una vertical farm è 300 volte superiore a quella di un’agricoltura tradizionale e in più, il consumo del suolo viene ridotto del 90% e viene risparmiato il 95% dell’acqua utilizzata.
“In Planet Farm abbiamo sviluppato un sistema di coltivazione verticale innovativo che permette di armonizzare perfettamente tutti i parametri fondamentali per la crescita degli ortaggi nel rispetto dekka fisiologia della pianta. Creiamo le condizioni ideali attorno alle nostre colture, salvaguardando l’ambiente, il palato e la salute dei consumatori. Dobbiamo lavorare con la natura responsabilmente, studiando soluzioni alternative per migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse”, ha spiegato Luca Travaglini, ideatore, co-fondatore e CEO di Planet Farm.
Nei prossimi anni l’azienda Planet Farms ha in programma la realizzazione di cinque stabilimenti in altri Paesi europei.