Tecnologia e sostenibilità devono camminare insieme. A ribadirlo è Marco Di Gregorio, Product, Technology and Innovation Communication Manager di BMW, intervistato durante la tappa milanese del Tour d’Europe – evento dal titolo eloquente: “La strada della decarbonizzazione della mobilità passa da qui“. Un messaggio netto, che si fa spazio nel frastuono del dibattito sulla transizione energetica: il cambiamento è in corso, ma va raccontato con chiarezza, perché i consumatori possano orientarsi.
La mobilità del futuro? Non è fatta di una sola corsia. L’elettrico è centrale, certo, ma non esclusivo. BMW lo promuove da anni, con un’offerta estesa che ha già incontrato il favore del pubblico. Ma per Di Gregorio il quadro è più ampio: “L’elettrico è una direzione su cui investiamo con convinzione, ma non è l’unica. Esistono anche altre vie praticabili”. Tra queste, spicca l’idrogeno, su cui BMW ha già annunciato un nuovo modello. E non è finita: i biocarburanti rappresentano un’opportunità immediata, concreta e sottovalutata. “Penso al parco auto esistente. Solo in Europa ci sono circa 4,5 milioni di veicoli, in particolare diesel, che potrebbero già oggi utilizzare biocarburanti per ridurre le emissioni”.
Tecnologia e sostenibilità: un binomio imprescindibile
Per BMW, innovare significa anche rispettare l’ambiente. È la sintesi della filosofia Efficient Dynamics, iniziata quasi vent’anni fa: ottimizzare consumi ed emissioni senza sacrificare prestazioni. “La tecnologia è il nostro motore. Ma da sola non basta: deve integrarsi con la sostenibilità e rispondere ai bisogni reali delle persone”. L’idea è chiara: il cliente deve poter scegliere la soluzione più adatta a sé, in base a gusti, stili di vita e sensibilità ambientale.
Tecnologia e sostenibilità non bastano se non vengono comprese. La comunicazione, oggi, è cruciale. “Viviamo un’epoca di grandi trasformazioni. Il nostro compito è spiegare con trasparenza le varie opzioni disponibili. Solo così possiamo accompagnare davvero i consumatori in questo percorso”. Non slogan, ma strumenti di comprensione. Perché, secondo Di Gregorio, la fiducia nella transizione passa anche dalla capacità di raccontarla bene.