Nau, l’azienda che dal 2004 vende occhiali usati e di plastica riciclata, sta dimostrando che la sostenibilità può essere la base di un modello di business di successo. La casa madre situata a Castiglione Olona, nella stessa zona del Varesotto dove ebbe inizio il primo distretto industriale italiano del settore, ha fatto della sostenibilità il proprio obiettivo principale. “Abbiamo rivisitato completamente la catena del valore, a partire dal packaging e dall’astuccio” spiega Monica Silvestrin, cofondatrice dell’azienda insieme al marito Fabrizio Brogi. “La sostenibilità non è solo un’idea virtuosa, ma è la nostra ragione d’essere“.
La strada per realizzare questo progetto non è stata facile, come racconta Fabrizio Brogi: “Quando ho chiesto un finanziamento alla banca, mi hanno negato il prestito sottolineando che ero diventato un disoccupato con una bella idea“. Tuttavia, Nau ha trovato il modo di andare avanti e di diffondere la propria filosofia sostenibile. Soprattutto, ha trovato casa nel distretto storico dell’occhialeria, tra aziende rinomate come Zeiss e Mazzucchelli.
I valori di sostenibilità aziendale si riflettono in tutte le pratiche dell’azienda, dai processi produttivi ai comportamenti negli uffici. Il lavoro quotidiano di 300 dipendenti diretti si estende anche ai circa 600 dipendenti totali, compresi i negozi in franchising. Ma la sostenibilità si manifesta soprattutto nei prodotti offerti. Oltre agli occhiali realizzati con plastica riciclata, Nau propone un servizio di revisione e manutenzione per gli occhiali usati dai clienti, allungandone così il ciclo di vita.
Tra le altre pratiche sostenibili messe in atto da Nau c’è quella di dare la possibilità ai clienti di riportare gli occhiali vecchi nei negozi, in cambio di un buono da dieci euro. “Abbiamo notato che le persone sono meno propense a cedere i propri occhiali usati che ad acquistarne di nuovi o riciclati” spiega Monica Silvestrin. “Ma nonostante le sfide, il nostro approccio sostenibile sta funzionando: il valore della sostenibilità deve essere coerente e misurabile per tutti noi“.
