Il colosso dei mobili e l’azienda di abbigliamento con bandiera svedese hanno dato vita a una joint venture insieme all’inventore Lars Stigsson e Stora Enso, un’azienda finno-svedese che produce pasta di cellulosa e carta. Lo scopo del progetto? Inventare e realizzare una nuova fibra tessile che sia davvero sostenibile.
Sia Ikea che H&M promuovono da tempo scelte ecologiche, facendo della sostenibilità un punto cardine all’interno delle loro aziende. Entrambi sono dei big del loro settore che lavorano con grandissime quantità di prodotti distribuiti nel mondo, quindi l’impatto delle loro merci sull’ambiente è alquanto notevole. Da qui nasce probabilmente il profondo interesse per trovare delle alternative più green alle materie prime attualmente utilizzate.
La joint venture, che prende il nome di TreeToTextile, è nata in realtà nel 2004 ed è solo nel 2008 che Stora Enso vi è entrata a far parte. Dopo anni e anni di ricerca, il loro lavoro sembra finalmente dare i primi frutti. TreeToTextile ha infatti recentemente investito 35 milioni di euro in un impianto dimostrativo in Svezia, per iniziare a produrre la nuova fibra tessile. Lo stabilimento si trova a Nymolla, un paesino situato nella zona a sud della Svezia, che affaccia sul Mar Baltico ed è di proprietà di Stora Enso.
L’obiettivo ultimo è quello di ridurre drasticamente l’impatto ambientale dell’industria tessile realizzando al contempo una fibra tessile sostenibile che sia accessibile a tutti.
Già il nome TreeToTextile dà una vaga idea di come avvenga la fabbricazione di questa fibra. Si inizia col raccogliere materie prime rinnovabili nella foresta e poi si lavora la cellulosa fino a trasformarla in una fibra tessile. Questo processo di produzione permette di usare una quantità incredibilmente ridotta di sostanze chimiche e sfruttare molta meno energia, con un impatto ambientale radicalmente ridotto rispetto alle attuali tecnologie e processi utilizzati nel settore.
La CEO di TreeToTextile, Sigrid Barnekow, sottolinea il fatto che “Con l’aumentare della popolazione globale, la necessità di fibre alternative che soddisfino le esigenze della sostenibilità, di buone prestazioni e di un basso costo aumenterà notevolmente”. Poi riconosce l’impegno di altre realtà, mettendo però in luce quali sono i problemi principali: “Per fortuna, negli ultimi anni ci sono state diverse invenzioni volte a trovare una soluzione a questa problematica. La sfida più grande è spesso rappresentata dalla loro difficoltà ad ingrandirsi e dagli alti costi che le rendono difficilmente disponibili su larga scala. “Il nostro impegno è volto a dare la possibilità a quei brand e quelle aziende che guardano al futuro di accedere alle fibre tessili sostenibili realizzate dall’uomo”, afferma, “TreeToTextile offre una tecnologia che realizza una nuova fibra tessile sostenibile adatta per una produzione su vasta scala”.