Nel mondo della moda e del lusso, dove l’attenzione alla qualità e alla sostenibilità è fondamentale, un’azienda si distingue per la sua capacità di innovare nel rispetto dell’ambiente. È il caso di Ifaba, una multinazionale di Parabiago, specializzata nella produzione di forme per scarpe, che ha scelto di andare ben oltre gli obblighi normativi per fare della sostenibilità un punto di forza. Grazie alla partnership con Omnisyst, esperta nella gestione circolare dei residui industriali, Ifaba ha creato un processo innovativo che consente di riutilizzare fino al 90% della plastica lavorata nei suoi impianti.
Ogni anno, oltre un milione di chilogrammi di materiale plastico vengono lavorati a Parabiago, provenendo quasi interamente da fonti riciclate. “Le esigenze sono quelle di avere dei livelli di servizio, di professionalità e di struttura dell’azienda che devono essere sempre di più ricercate nell’eccellenza e questo noi lo cerchiamo di fare, l’abbiamo impostato nel nostro piano industriale. Solo in innovazione, macchinari e attrezzature, nel nostro settore siamo i primi a farlo, investiamo tra il 7% e il 9% dei ricaviQuesto significa che la plastica usata per la produzione delle forme di scarpe, una delle componenti principali nel settore calzaturiero, non solo viene recuperata, ma diventa parte integrante della nuova produzione”, ha dichiarato Luca Giani, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Ifaba Group.
Il progetto non si limita al riutilizzo della plastica. L’azienda ha infatti sviluppato un modello di simbiosi industriale, in cui il recupero delle forme esauste da parte dei clienti di lusso si trasforma in un circuito chiuso, dove il materiale viene inviato a un impianto che lo riduce in granuli per essere reimpiegato nella produzione di nuove forme. Questo approccio innovativo va oltre la semplice gestione dei rifiuti, dimostrando che la collaborazione tra imprese è una leva fondamentale per affrontare le sfide ambientali e industriali contemporanee.
Secondo Antonino Rapisardi, direttore commerciale, strategia e sviluppo di Omnisyst, l’Italia è un campione europeo nel riciclo e questi processi sono già realtà in certi ambiti da decenni. Tuttavia, ciò che manca spesso è la diffusione di queste pratiche a livello industriale. “Qui si tratta di diffondere il messaggio e fare in modo che questa diventi una pratica industriale che definiamo simbiosi industriale, la logistica inversa. Il ruolo e la sensibilità delle aziende a questo tipo di pratiche è fondamentale altrimenti queste eccellenze restano dei silos virtuosi a livello europeo, ma non si diffondono in tutto il sistema industriale”, ha aggiunto.