Luca Valerio Camerano
- Sviluppo Sostenibile

Luca Valerio Camerano: A2A vara il piano green

Dopo l’Ori Martin, la società amministrata da Luca Valerio Camerano punta su nuovi progetti green

In A2A non hanno mai avuto dubbi: oggi come oggi il termo-valorizzatore resta «un pilastro dell’economia circolare», come lo ha definito l’Ad del gruppo Luca Valerio Camerano, «lo strumento ambientalmente più sostenibile per garantire luce e calore alla città». Non per questo la società ha smesso di cercare fonti alternative. Anzi. Il piano industriale che sarà approvato nelle prossime settimane indica almeno quattro filoni di ricerca, nel segno della svolta green più volte indicata dalla società: calore dalle acciaierie, solare termico, accumulatori, pompe di calore a Verziano. Tutte misure, ha già spiegato Luca Valerio Camerano, che valgono 150-200 Gwh termici l’anno, un quarto di quanto «vale» il Tu: risorse che potranno intaccare la quota di fonti fossili oggi utilizzata dall’azienda, più difficile ridimensionare l’uso del termo utilizzatore dove negli ultimi anni si sono investiti 250 milioni e sul quale si sta studiando il recupero dei fumi.

La società capitanata da Luca Valerio Camerano ha lanciato un piano di decarbonizzazione, l’altra faccia dell’economia circolare, per ridurre le emissioni e tagliare l’uso di gas e carbone negli impianti del teleriscaldamento. A Lamarmora, per esempio, sono stati investiti 50 milioni per installare nuovi filtri, installare nuove caldaie a gas e smantellare due gruppi di cogenerazione. Resta il terzo gruppo, dove si continua a bruciare carbone, pur con prestazioni ambientali all’avanguardia.

Siderurgica. Il fronte aperto più ambizioso è quello del recupero del calore delle acciaierie. Un progetto già concretizzato con l’Ori Martin, dove i fumi della produzione vengono sfruttati per scaldare 2mila case bresciane. Il principio è semplice: invece di disperdere il calore del forno elettrico quei vapori vengono sfruttati per produrre energia termica ed elettrica. Ma tavoli aperti ci sono anche con altre acciaierie, a partire dall’Alfa Acciai, come ha ricordato ieri il sindaco Emilio Del Bono. L’obiettivo di A2A è coinvolgere cinque impianti ma servirà tempo per affinare una «condivisione» tecnologica ed economica dei progetti.

Serbatoi. Sono invece in rampa di lancio i nuovi accumulatori d’energia, in sostanza grandi serbatoi dove viene immagazzinata l’acqua calda che non serve subito alla rete. Così il «calore» prodotto durante la notte non viene disperso ma utilizzato la mattina per coprire i picchi di richiesta. Oggi a Lamarmora ci sono già due accumulatori ma A2A Calore e Servizi ha già presentato domanda per realizzarne un altro all’interno del perimetro della Centrale mentre altri due saranno realizzati nel perimetro della Centrale Nord.

Solare. A Lamarmora verranno stesi mille mq di pannelli per il solare termico, sulla scorta di quanto l’azienda ha realizzato a Varese. Si parte con un piccolo impianto che dovrebbe garantire 1 Gwh l’anno.

Depuratore. L’azienda a guida di Luca Valerio Camerano è trai 15 partner del progetto europeo per studiare la possibile riduzione della temperatura dell’acqua da immettere nella rete del teleriscaldamento. Se lo studio darà frutto sarà possibile coinvolgere fonti di calore più fredde rispetto alle caldaie di Lamarmora o al Tu, compresa l’acqua calda del depuratore di Verziano recuperata all’interno della rete attraverso pompe di calore. È inoltre stato avviato uno studio per un impianto di cogenerazione che consentirà di autoprodurre energia elettrica e calore da un motore alimentato dal biogas prodotto dai fanghi del depuratore.

FONTE: Giornale di Brescia
AUTORE: Davide Bacca

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