Hera ha presentato il Patto del Buon Lavoro, un progetto ambizioso che punta a migliorare le condizioni lavorative e promuovere la sostenibilità. Annunciato dal presidente esecutivo Cristian Fabbri durante una conferenza stampa, il Patto mira a coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder, dalle organizzazioni sindacali ai lavoratori stessi, per costruire un futuro più inclusivo e sicuro.
“La valorizzazione delle persone che lavorano nel gruppo e la loro soddisfazione sono fondamentali per garantire la crescita e la solidità dell’azienda e, allo stesso tempo, fornire servizi sempre migliori, con positive ricadute ambientali ed economiche per i territori serviti”, ha dichiarato Fabbri.
Il Patto del Buon Lavoro si propone come un modello per l’evoluzione delle relazioni industriali, sottolineando l’importanza della partecipazione attiva dei lavoratori. L’accordo si basa sulla condivisione degli obiettivi e dei percorsi per raggiungerli, mettendo al centro non solo la prosperità economica, ma anche il benessere collettivo e la tutela del pianeta.
Uno degli aspetti fondamentali del Patto è l’attenzione alla salute e alla sicurezza. Il Gruppo Hera si impegna a garantire che la sicurezza non sia solo una dichiarazione di intenti, ma una pratica quotidiana che assicuri le migliori condizioni di lavoro per tutti i dipendenti, collaboratori e fornitori. Il Patto definisce standard di riferimento, azioni di miglioramento continuo e istituzionalizza il modello di partecipazione per creare un ambiente di lavoro sicuro e sano.
L’accordo prevede impegni concreti per gestire le filiere di business in modo sostenibile, trasparente ed equo, garantendo standard elevati e le migliori pratiche del settore. Questo approccio assicura che tutte le operazioni aziendali siano condotte con integrità e rispetto per l’ambiente.
Il Patto del Buon Lavoro di Hera promuove una cultura aziendale basata sull’inclusione, l’ascolto e la partecipazione attiva. Sono previsti impegni specifici per contrastare la violenza di genere, gestire la flessibilità lavorativa, supportare la genitorialità e valorizzare le diverse abilità. L’obiettivo è creare un ambiente in cui tutti i dipendenti si sentano liberi di esprimere sé stessi e di contribuire con le loro idee e competenze.
Un altro pilastro del Patto è la promozione di una cultura dell’apprendimento continuo. Hera si impegna a offrire opportunità di formazione e aggiornamento, favorendo la partecipazione a iniziative educative e di sviluppo professionale. Questo impegno è in linea con gli obiettivi dell’agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.
“La nostra strategia di rendere le persone le reali protagoniste del cambiamento e del futuro dell’azienda è confermata anche dalle 2.600 assunzioni previste nel quadriennio 2024-2027, comprensive delle internalizzazioni, e da investimenti complessivi per 60 milioni di euro sulla formazione e lo sviluppo di nuove competenze per affrontare le prossime sfide, di cui un terzo nell’ambito della sicurezza”, ha aggiunto Fabbri.