Il processo di trasformazione digitale insieme a quello di transizione ecologica ha messo al centro delle policy del Paese il tema dell’energia. È Stefano De Capitani, presidente di Municipia S.p.A., ad approfondire il tema sui suoi profili social sottolineando in particolare il ruolo di rilievo di ecosistemi digitali e network intelligenti nella gestione dell’energia. Nel tempo, come osserva il presidente di Municipia S.p.A., società del Gruppo Engineering, si sono susseguite svariate “iniziative a livello nazionale e internazionale volte a focalizzare l’attenzione sul consumo energetico in modo da trovare fonti alternative rispetto al petrolio e al carbon fossile e soluzioni di razionalizzazione dell’impiego, riducendone la dissipazione e gli sprechi”. La situazione geopolitica attuale impone “in maniera dirompente un’accelerazione dei meccanismi già avviati e inserendone dei nuovi”. Dunque “a partire dal macrocontesto, che vede la necessità della riconversione del settore oil in un settore di energie innovative e/o rinnovabili, e passando ai meso e microcontesti, che devono perseguire interventi sostenibili e migliorativi in ambito urbano e di housing, la trasformazione digitale si innesta in maniera strategica”.
Nel primo contesto, osserva Stefano De Capitani, risulta fondamentale “l’apporto di ecosistemi digitali in grado di perfezionare le risposte per lo sviluppo di strumenti di automazione e realizzare piattaforme funzionali al collegamento integrato delle aziende coinvolte”. Nei contesti più ristretti è più opportuno invece prendere in considerazione “un approccio innovativo nel segno del digitale che porta valore e si capitalizza nel tempo”.
In questo scenario, per mettere a terra le infrastrutture digitali secondo il presidente di Municipia S.p.A. è necessaria “una regia multicentrica che non provveda solo a una risposta specifica e contingente (per esempio, dove e per quale motivo c’è un consumo anomalo) ma che analizzi e integri le informazioni che vengono dall’intero contesto in cui si opera, valutando e tenendo sotto controllo l’utilizzo energetico”: il principio base si fonda quindi “sulla realizzazione di un network intelligente in grado di migliorare la gestione dell’energia dalla fonte all’utilizzatore, avvalendosi di modelli predittivi impostati sui dati di distribuzione e di consumo”.
Nella vision di Stefano De Capitani, dunque, è solo attraverso una rete intelligente che diventa possibile correlare l’utilizzo alla quantità di risorsa a disposizione: “Mentre la domanda nazionale di energia aumenta e i vettori di approvvigionamento rilevano un rischio oggettivo di diminuzione della fornitura (che incide fuori scala sui costi), una gestione che passa da un ecosistema digitale interconnesso e in grado di controllare la filiera della risorsa è fondamentale”. Le comunità energetiche, spiega infine il presidente di Municipia S.p.A., devono essere prese come riferimento in ambito urbano “per un risparmio energetico che vada di pari passo all’efficientamento dell’intera filiera di utilizzo”.